Moros Protocol è il nuovo FPS roguelite sci-fi che combina atmosfere horror, stile retrò e gameplay frenetico. Il titolo è sviluppato da Pixel Reign e pubblicato da Super Rare Originals. L’uscita, originariamente prevista per il 4 Settembre 2025, è stata poi posticipata al 18 Settembre su PC (tramite Steam e GOG). Di seguito, la nostra recensione approfondita del titolo.

| Ambientazione e concept
In Moros Protocol ci si risveglia a bordo della nave spaziale “The Orpheus”, ormai in stato di degrado e invasa da creature mostruose che hanno sterminato tutto l’equipaggio. Non c’è memoria, non ci sono alleati: solo orrore, corridoi bui, nemici spietati e un’intelligenza artificiale che funge da guida durante l’avventura.
L’ambientazione trae ispirazione evidente dai classici FPS horror/sci-fi – come Dead Space, System Shock e non solo – ma viene filtrata attraverso uno stile grafico “pixel-painted”, con texture fortemente retinate, per evocare sia nostalgia che un’atmosfera disturbante.

| Azione frenetica e roguelite
Moros Protocol punta a combinare il ritmo serrato degli shooter classici con elementi roguelite: ogni “run” è diversa. La generazione procedurale di alcune porzioni della mappa, le armi e i potenziamenti raccolti lungo il percorso e il fatto che la morte non sia un fallimento definitivo, ma un’occasione per apprendere, potenziare e ritentare, creano un loop di gioco interessante.
Tra le armi disponibili ci sono pistole, SMG, armi da mischia e altre armi speciali come il lanciafiamme. Sono presenti anche potenziamenti che modificano lo stile di gioco, come miglioramenti permanenti che restano anche dopo la morte di una run.

| Livello di sfida e progressione
Il titolo non si prefigge di essere facile. I nemici sono numerosi, aggressivi e con vari archetipi, e spesso le risorse scarseggiano, obbligando il giocatore a prendere decisioni tattiche: rischiare per ottenere ricompense migliori, scegliere percorsi più pericolosi o più sicuri e gestire al meglio munizioni e arsenale. Ogni decisione risulta importante ai fini del successo.
Il level design combina ambienti realizzati ad hoc e sezioni generate proceduralmente, garantendo varietà ma con il rischio che alcune aree generiche perdano carattere rispetto a quelle progettate nei dettagli. Le run non sono lunghe: per ogni Area sono presenti 9 livelli e 3 boss fight, quindi un’area può essere completata in circa 30–45 minuti.

| Meglio soli o in compagnia?
Giocato in solitaria, il titolo rappresenta una sfida discretamente ardua, ma in coop Moros Protocol diventa molto più difficile. Nonostante il loot sia personale per quanto riguarda munizioni, oro ed esperienza, armi e potenziamenti sono invece condivisi. È quindi necessaria una buona comunicazione tra i due giocatori e una gestione chiara dei “ruoli” e degli stili di gioco.
In co-op, inoltre, gli HP dei boss aumentano notevolmente, rendendo la sfida ancora più ardua. Un limite che potrebbe minare la fruibilità del titolo è il bilanciamento della difficoltà. Abbiamo notato che in alcune boss fight il livello si alza esponenzialmente, anche se si tratta di un problema facilmente risolvibile con una patch.

| Stile visivo, grafica e atmosfera
Lo stile “pixel-painted” è il vero tratto distintivo. A differenza di molti giochi retrò, Moros Protocol combina modelli 3D, illuminazione moderna, effetti come bloom e glow, ma con una resa grafica volutamente pixelata per scelta estetica. Questo crea un’atmosfera inquietante: luci che mal definiscono le ombre, corridoi stretti, effetti “sporchi”, dettagli gore nei momenti giusti.
Non mancano elementi che richiamano l’horror, con una tensione ben calibrata grazie al fatto che spesso non si sa cosa possa nascondersi dietro l’angolo. Tecnicamente il gioco risponde alle aspettative, ma a causa di una scarsa ottimizzazione richiede più risorse del necessario, risultando poco performante su configurazioni medio-basse.

| In conclusione…
Moros Protocol è un gioco che si muove su un terreno già battuto, ma lo fa con passione e con scelte estetiche molto interessanti. Non rivoluziona il genere, ma intreccia bene i filoni classici con un tocco moderno e disturbante. Se siete fan degli FPS retrò, delle atmosfere cupe e dei roguelite impegnativi, è sicuramente un titolo da prendere in considerazione.
Giocato su PC. Ringraziamo Super Rare Originals per la Press Copy.